Gli Spazzi

73 La belle époque viene bru- scamente interrotta, come si sa, dall’esplodere della Prima Guerra Mondiale che a Vero- na fa i suoi primi morti tra i civili il 14 novembre del 1915. Un evento che segna tragica- mente la vita e la bottega degli Spazzi: le bombe austriache uccidono in piazza Erbe Atti- lio Spazzi insieme ad altre ven- totto persone. Una di queste era uno studioso, docente alla più prestigiosa scuola cittadina, il Regio Ginnasio Liceo Sci- pione Maffei, colpito da una scheggia mentre si affacciava al balcone di casa per vedere cosa stesse accadendo, stupito per un evento fino ad allora sconosciuto: un bombarda- mento aereo per la prima volta cadeva sulla città. Il suo nome era Enrico Sicher, grande ami- co proprio di Attilio Spazzi 37 . Erigere un monumento in suo ricordo rappresenta dunque una sorta di imperativo morale per Carlo: il Busto con il ritratto di Enrico Sicher , all’interno di un’edicola ornata a motivi floreali (foto 77) , sarà inaugurato nel chiostro del Maffei il 25 maggio del 1919, prima opera scultorea in città dedicata ai Caduti, seguito poi da molti altri episodi. Puntuale e vivace il ritratto dello studioso del quale Carlo conservava qualche foto scattata in 37 Nel monumento che fu eretto in piazza Erbe a ricordo della strage, l’epigrafe ha esplicito riferimento alla morte di Sicher e di Attilio Spazzi nelle parole: “ tra luci d’arte e di storia / piovve barbaro fuoco ” (cfr. Eroi e antieroi 2017). 5. La Grande Guerra e la morte di Attilio. La storia della scultura degli Spazzi si interrompe con Carlo 77

RkJQdWJsaXNoZXIy NTgyODY=