Gli Spazzi
58 economica della città. La formazione di Attilio, cresciuto sicuramente a botte- ga con il padre, dopo una specializzazione come puntatore ottenuta quindicenne a Vipiteno 31 , si consolida proprio in questi anni nella Scuola d’Arte Applicata all’Industria che nel 1881 viene fondata nel convento di Sant’Eufemia con circa duecento allievi. È stata infatti reperita negli archivi della Biblioteca Civica una cartella con alcuni fogli, riferibili tutti ad Attilio, alcuni firmati, che portano i visti di Napoleone Nani, direttore della scuola come anche dell’Accademia Cignaroli, e di altri insegnanti. Sono esercitazioni dal vero, foglie, disegni con piccoli gessi, nature morte, dove il giovane Attilio rivela la sua sensibilità e la sua abilità manua- le 32 (foto 47a, 47b, 47c, 47d) . Il deciso realismo di Carlo e Attilio si manifesta ancora di più nel medaglione del 1884 con il Ritratto di Alessandro Rebaudengo, di origini piemontesi (foto 48) : qui il tondo e anche il cippo sono firmati genericamente “Spazzi”, mentre era più frequente consuetudine per gli Spazzi specificare il nome proprio: “G.so ” o anche “G.o” per Grazioso, “G.i” o anche “Gio”. per Giovanni, “C. e A.” per Carlo e At- tilio insieme, infine “C”. per il solo Carlo. Forse nel generico “Spazzi” si esprime la partecipazione dell’intera bottega a questo lavoro come ad altri firmati nello stesso 31 cfr A. Forti, 1915. 32 La Scuola d’Arte Applicata all’Industria si è poi trasformata nell’Istituto d’Arte Napoleone Nani, ora non più previsto dall’ordinamento scolastico statale e confluito nel Liceo Artistico Statale Boccioni Nani di Verona. Carlo sarà docente e direttore della scuola almeno dal 1885 mentre Attilio sarà assistente almeno dal 1889. 48 49
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