Gli Spazzi
38 Arena. Ancora una volta il modello era evidentemente quello canoviano del Monumento a Vittorio Alfieri , dove l’I- talia appariva effigiata con una corona turrita, modello che a sua volta si rifa- ceva a fonti antiche. Un aulico esempio che, declinato in questa versione locale, sembrava proprio non funzionare. Ma non fu solo questa idea a non essere apprezzata. Giuseppe Catterinet- ti Franco, pittore, scrittore e patriota, dalle pagine del “Collettore dell’Adige” contestò l’impostazione generale del monumento, appoggiato su un basa- mento a linea retta definita addirittura “disgustosa” e in conflitto, a suo pare- re, con la parete absidata del pantheon sulla cui porta il monumento era stato collocato. Catterinetti Franco trovava pesante l’insieme e i dettagli, discutibi- li le proporzioni. Ma l’impostazione e il disegno, a dire il vero, piuttosto che risalire a Grazioso, dipendevano più probabilmente dalla volontà del comi- tato che aveva scelto il sito, le forme e l’iconografia. Nel frattempo Grazioso lavorava anche a un’altra pubblica committenza, sempre all’interno del Monumentale. Nel 1843 aveva infatti ricevuto l’incarico per le diciotto metope del frontone del pantheon Piis Lacrimis (terminato nel 33 34 35
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