Gli Spazzi
11 Una famiglia che attraversa i secoli, un filo rosso che collega i suoi discendenti: la capacità di lavorare la pietra, nel ruolo di ingegneri, architetti, scultori, decora- tori o semplici scalpellini. Marmorari insomma, tutti uniti da una passione per l’arte che prende origine nella terra natale, da quella Val d’Intelvi dove questa storia inizia e si dipana. Una storia che attraversa i confini mentre passano di padre in figlio abilità manuale, sapienza tecnica e gusto artistico, le cui tracce si incontrano in una vasta aerea che arriva a Genova e al sud della Sardegna, scavalca a nord le Alpi lasciando il segno in molte città lungo il Danubio, da Vienna a Praga, fino a Budapest, Varsavia e anche in Russia. Lungo la val Pada- na, da Como a Cremona e Brescia, le opere firmate da qualcuno di nome Spazzi compongono un percorso che raggiunge Mantova e Verona. Da qui riprendia- mo il filo del racconto, cercando di ricostruire, attraverso i suoi manufatti, una vicenda umana e artistica che arriva nell’età contemporanea, a uso anche di chi da quella famiglia discende, seppure non più portatore dello stesso cognome e non più erede della stessa professione. Perché questa storia fatta di pietra a un certo punto si interrompe. Introduzione
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